Un anno

19 Mag

English

Ai nostri amici e alla nostra famiglia, diversi pensieri dopo il nostro primo anno in Italia. Siamo arrivati il 18 maggio 2012.

1. Una sciarpa intorno al tuo collo è una bella sensazione.  Tiene al caldo il tuo collo ed è bello.

2. Quando gli italiani chiedono “Come stai?” è veramente sincero. Non è incidentale, come negli Stati Uniti. Cosí comincia una conversazione in Italia.

3. La cena non deve essere carne, pasta, e verdura. Il pasto completo Americano non è più una parte della nostra vita.

Il cibo semplice, non come in America.

Il cibo semplice, non come in America.

4. La rucola è fantastico in un panino o in una piadina.  La lattuga è per le insalate.

5. I gatti non hanno bisogno di andare fuori. Una davanzale va bene.

Nostre gatte, Libby e Jane. Avevano un giardino a Portland. Qui, solamente una davanzala.

Nostre gatte, Libby e Jane, avevano un giardino a Portland. Qui, solamente una davanzala.

6. Il parcheggio è multicolore: Le zone bianche (gratuito), blu (a pagamento), e gialle (riservate) sono interpretate liberamente dai guidatori.

Una macchina nella una zona bianca...per pedonale!

Una macchina nella una zona bianca…per pedonale! Interpreta liberalmente.

7. Camminare è un bellissimo mezzo di trasporto, ma il cuoio delle scarpe si consuma più veloce mente delle gomme delle macchine.

8. Odierei aver bisogno di una sedia a rotelle a Roma. (Guarda #6.)

9.La privacy è un concetto americano.

10.  I sapori freschi non hanno bisogno del minimo aiuto.  Abbiamo buttato la maggior parte delle nostre spezie.

 11. Starbucks non è un’esperienza italiana.

Non e' Starbucks! Ci piace il caffe' italiano.

Non e’ Starbucks! Ci piace il caffe’ italiano.

 12. I clienti abituali godono di grande rispetto. Quando è stata l’ultima volta che il tuo cameriere ti ha salutato con un bacio sulla guancia?

Laurel e Ric a Martina Franca, Puglia al nostro primo anniversario in Italia.

Laurel e Ric a Martina Franca, Puglia al nostro primo anniversario in Italia.

Paura di parlare

14 Nov

Pasquino è la più celebre statua parlante di Roma, divenuta figura caratteristica della città fra il XVI ed il XIX secolo.

In English

Recentemente sto pensando  molto alle lingue. A Roma, si ascoltano una varietà di lingue, dal francese e tedesco allo svedese, senegalese e cinese. Un giorno una guida turistica cinese mi aveva chiesto aiuto. Questa guida parlava inglese perfettamente, ma conosceva solo poche parole di italiano. Un altro giorno, al Campo dei Fiori, avevo sentito un venditore parlare quasi simultaneamente  l’italiano, l’inglese, il tedesco e il pachistano. Sull‘autobus in direzione via Appia Antica, una donna francese cercava assistenza in italiano, ma sull’autobus c’erano solamente  tedeschi e anglofoni, nessun italiano.  Era una sorpresa che il mio italiano era il denominatore comune quindi la donna francese non parlava l’inglese, e siamo riuscite bene a capirci nella nostra lingua reciproca (ovviamente l’italiano!). L’inglese è di solito il denominatore comune, la lingua in cui un italiano e uno  straniero ( per esempio un tedesco) interagiscono per comunicare in modo chiaro.

Una vecchia barzelletta:

Come si chiama una persona che parla tre lingue?  Trilingue.

Come si chiama una persona che parla due lingue? Bilingue.

Come si chama una persona che parla una lingua? Americano.

Un giorno vivo la mia esperienza romana senza difficoltà.  Faccio le mie commissioni, do indicazioni stradali (sì, in italiano; la gente mi chiede sempre informazioni), rispondo al telefono senza panico, e ho perfino superato l’esperienza all’ospedale. Imparo qualcosa in italiano ogni giorno e penso che sia meraviglioso dopo meno di sei mesi a Roma, non sono solo superstite, ma sicura di me stessa e del mio italiano. Ma poi, il giorno dopo, sono totalmente sconcertata quando il pescivendolo mi chiede “come lo fa?” Affranta dalle mie limitazioni, mi sforzo di stare in piedi e di provare ancora una volta.

Sono orgogliosa della mia abilità in inglese: Mi chiedono spesso di rivedere il lavoro degli altri, mi consultano sulla grammatica inglese, e perfino mi dicono che sono divertente in inglese. Quando lavoravo  con un gruppo di traduttori, facevamo giochi di parole, e comparavamo la grammatica araba, francese e giapponese. Come ammiro le persone poliglotte!

Sto qui, inamorata di questo bel paese, dove parlano la più bella lingua del mondo, e mi sento come una bambina nella mia abilità linguistica. Forse uso il genere corretto ma sbaglio  la coniugazione. Posso usare solo quattro dei 21 tempi e sbaglio le preposizioni tante volte. Quante volte ho raggiunto il punto in una conversazione senza idea di cosa  dire dopo, senza la parola giusta perché il mio vocabolario è troppo limitato?

Qualche volta ascolto Ie conversazioni intorno a me, ed altre volte perdo l’attenzione. Qualche giorno è proprio difficile ed io riprendo a parlare come una turista, o isolo totalmente la gente che parla il melodioso italiano.

Ero dal dottore l’altro ieri, dove loro hanno tolto le bende dopo l’intervento chirurgico. I due medici chiacchieravano insieme mentre toglievano le fasce. Forse loro si sono domandati se comprendevo, ma ero su altro piano. Ero un po’ affaticata e avevo molte cose in testa quel giorno (per non dire che  brandivano le forbici di traverso le mie coscie). Mi sono isolata totalmente quando sarebbe stata un’opportunità meravigliosa di esercitarmi. Verrà il giorno quando capirò tutto quello che si dice?

Imparando una lingua, si onora la gente e la cultura. Imparare la lingua ci permette di stare in piedi e affrontare le situazioni gravose senza l’aiuto da parte di nessuno. Ho scritto sul bravo personale all’ospedale, e su come ognuno di noi conosceva un po’ della lingua dell’ altro, con un misto di lingue l’esperienza è riuscita bene.  Supponiamo  che Ric ed io siamo in una situazione dove non c’è nessuno che parla inglese? Supponiamo che devo cavarmela in una situazione di emergenza. Devo proprio diventare fluente in italiano. Non ho il diritto di presumere che qualcuno parli inglese per mia convenienza.

Imparando la lingua locale, possiamo intrattenere una conversazione, non semplicemente chiedere e rispondere alle domande per sopravvivere. Personalmente, voglio condurre una conversazione in italiano. Come invidio queste brave persone che possono chiacchierare del più e del meno.  La mia padronanza della lingua può servire al meglio il mio lavoro e rappresento il mio paese. Vorrei essere in grado di far ridere intenzionalemente, non perchè parlo terribilemente.

Devo congratularmi per il mio progresso. Prendo lezioni private qui da tre mesi.  Ho fatto progressi  grazie alla mia insegnante eccezionale (che pensarà che io sto leccando i suoi piedi).  Mi incita a parlare e mi fa pensare sul posto e provo a fare tutto in italiano. Infatti, penso che in meno di sei mesi che abito a Roma, ho fatto più progressi  che in quasi tre anni di studio negli Stati Uniti, perchè a Portland, ero circondata solo dall’inglese. Quelle classi negli Stati Uniti mi hanno dato una base preziosa. (Grazie Lina e Kathy!)

Così, quando una persona parla inglese meglio di me, andrò in quel luogo sicuro, fino a quando riesco a superare la mia paura. Ho paura di sbagliare, di sembrare incolta,  illetterata. Che cosa dovrei fare? Leggere e scrivere sono molto importanti per diventare più sofisticati nella lingua. Faccio abbastanza bene nel comprendere letture semplici, e su internet. Nonostante molto lavoro, comincio a scrivere chiaramente in italiano. Il processo a costruire frasi,  usando i miei pensieri, è forte.  Sono stanca di imparare frasi come “Dobbiamo prenotare le camere in albergo per nostre vacanze.” (Amo il Pimsleur CD, ma dai!)

Ecco il programma:

  • Scriverò almeno una parte di questo blog in italiano
  • Tenterò di participare di più a conversazioni spontanee
  • Lavorerò completamente sul vocabolario ogni giorno. Non solo per definizione, ma capirò le parole con multipli significati. Per esempio, le parole che sono nomi e verbi, ed anche le parole colloquiali e con frasi idiomatiche.

Questo è il mio primo post in italiano.  Quando voi lo avrete visto, la mia insegnante avrà revisionato questo esercizio come una parte di formazione.  Così, è un grande esperimento!

Per favore, si puo visitare il sito inglese GoodDayRome .